106 anni fa la leggendaria azione degli Arditi sui Colli Alti

Arrotondati, lunghi, panciuti, i Colli Alti del Monte Grappa sono tra le mete più gettonate per gli escursionisti, a due passi dalla gloriosa Strada Cadorna. Li vedete allineati in questa immagine che ho scattato dai Trinceroni dell’Altopiano: Col Calzeron, Col del Gallo, Col delle Capre, Col Raniero, Col del Fagheron, Col del Fenilon, Col Moschin, si susseguono in un fil rouge fatto di storia e panorami da cartolina. Più di un secolo fa, proprio il 15 giugno, qualcuno percorse quelle creste per difendere in maniera decisiva la nostra nazione, perché camminare sui Colli Alti, significa rivivere simbolicamente una delle più straordinarie azioni militari effettuate dalle truppe italiane nella Grande Guerra. Ma andiamo per ordine. A distanza di poco meno di un anno dalla Prima Battaglia del Grappa, l’esercito austroungarico si apprestava a sferrare l’attacco decisivo verso la vittoria, oltrepassando la cosiddetta “linea dei capisaldi” sui Colli Alti che avrebbe consentito di raggiungere Bassano e la pianura veneta. L’operazione Radetzky ha inizio all’alba del 15 giugno 1918 e, in una fitta nebbia, vengono occupati in rapida successione il Col Moschin, il Col del Fenilon, il Col del Fagheron e il Col Raniero, mettendo in serio pericolo la linea di massima resistenza italiana. Il contrattacco è fulmineo e inaspettato. Gli Arditi del IX Reparto d’Assalto, comandati dal maggiore Giovanni Messe, scattano nel primo pomeriggio con una manovra che passerà alla storia, riconquistando il Col Raniero e poco dopo Palazzo Negri e il Col del Fagheron, arrivando alla chiesetta di San Giovanni. Alle 22:30 anche il Col del Fenilon è vinto. Il giorno seguente, 16 giugno 1918, giunge l’ordine dall’alto comando di riprendere anche il Col Moschin. Alle 7 gli Arditi sferrano l’attacco e dopo pochi minuti anche l’ultimo colle torna italiano. La strada per la vittoria finale di Vittorio Veneto è ormai aperta (dal libro Riscoprire il Monte Grappa – pag.188 – 189).

Oggi e domani ricorre l’anniversario di questo importantissimo capitolo di storia del Monte Grappa.