Casere Bogo, memorie di fumo e di stalle

Siete mai stati alle Casere Bogo? Se non si sa dove sono, è praticamente impossibile trovarle. Eppure, guardandole bene, si intuisce che un tempo c’era un brulicare di persone e animali in quel piccolo nucleo, poco sopra le Sorgenti del Violant, in Val Tibolla. Il bosco ha cancellato il vecchio sentiero, gli alberi si stanno riprendendo lo spazio che, chissà quanti anni fa, i Bogo avevano scelto per costruire questi gioiellini. Un “caserin” con un tetto stranissimo, fatto di scandole di terracotta dal profilo arrotondato, mai viste così belle. Una casera vicina racconta di fumose serate invernali, con ancora intatta la cucina economica che sa di nonni. A fianco, del “secer” resta solo un pezzo di muro, poco sopra una tanica del latte che ricorda pascoli e mucche. Dall’altra parte, la cripia porta ancora con sé gli odori di un tempo nella stalla. Di casere abbandonate ce ne sono tante, ma questa oggi mi ha lasciato un segno profondo. Nel cuore.