La stecca prealpina - Giorno n.31

Quando intravvediamo le antenne che lo circondano è segno che ormai è fatta, la vetta è raggiunta. Non lo chiama nessuno con il suo vero nome, perché per tutti è semplicemente il “rifugio Visentin”. Una storia davvero travagliata quella del rifugio 5° Artiglieria Alpina che in 120 anni ne ha viste di tutti i colori. Ma andiamo per ordine. Siamo alla fine dell’Ottocento e alcuni escursionisti decidono di realizzare una sorta di riparo di fortuna in vetta al Col Visentin, che all’epoca è niente di più che un colle erboso alto 1763 metri di proprietà dei nobili De Bertoldi. Il 23 settembre 1900 la sezione di Belluno del CAI inaugura la prima versione del rifugio e lo intitola a Richard Henry Budden, famoso alpinista inglese che trascorse molti anni della sua vita tra le montagne valdostane e fu promotore di molte iniziative nelle Dolomiti bellunesi. Ma le cose non vanno subito per il verso giusto, perché l’interesse del pubblico all’epoca è debole, basti pensare che nel 1902 ci sono soltanto 25 iscritti al CAI di Belluno e conseguentemente il neonato Rifugio Budden vede scarsissima affluenza. Durante la Prima Guerra Mondiale viene raso al suolo, ma i bellunesi non mollano perché dopo pochi anni si pensa alla riedificazione. Purtroppo, il progetto fallisce per i notevoli costi preventivati. Il 1937 sembra l’anno della svolta, il colonnello Antonio Norcen comandante del 5° Reggimento Artiglieria Alpina si fa promotore per la ricostruzione dell’edificio. I lavori vengono completati nel 1946, il rifugio torna quello di inizi Novecento con l’aggiunta di una cappella a forma di torre dedicata ai caduti del reggimento. L’inaugurazione ufficiale del Rifugio Delle Vittorie avviene il 15 agosto 1946. Tutto fila liscio per quasi vent’anni, la struttura è meta costante di escursionisti bellunesi e trevigiani, fino al 25 maggio 1964 quando una nuova disgrazia segna il suo destino. Un incendio sprigionato da una canna fumaria distrugge completamente i locali, ma l’esercito ed i volontari non si danno per vinti cosicché, dopo lunghi lavori di ripristino, il 31 agosto 1968 si svolge una nuova inaugurazione di quello che d’ora in poi si chiamerà Rifugio 5° Artiglieria Alpina. Da allora si sono avvicendati diversi gestori, Augusto Vianello, Nevio Sarcognato, Ivano Facchin, Oreste Casagrande, Giovanni Del Vesco e l’attuale Denis Belotti che con la loro capacità hanno portato avanti la storia di questo rifugio, esempio di tenacia alpina!

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