La stecca prealpina

Per passare un po' il tempo in queste giornate di quarantena, mi è venuto in mente quel che facevano i nostri avi, il filò. Ogni giorno vi racconterò una piccola storia, anche semplice, che pescherò dai miei libri a caso. Riporterò il racconto e proverò a far qualche altra riflessione sulla base delle mie ricerche, magari inedite. Spero quindi di allietarvi in questo strano periodo della nostra storia, che ci farà sicuramente riflettere quando sarà passato. Per chi come me ha fatto il militare, sa che c’era il conto alla rovescia dei 365 giorni da incidere quotidianamente sull’asticella di legno, la famosa “stecca” della naja. Ecco quindi che da oggi parte la “stecca prealpina”, un piccolo viaggio nella nostra storia locale in 14 puntate di quarantena.

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