Anello dei Monti Campesana e Caina

Tempo di percorrenza: 3h
Aumento di quota D+: 615 m
Distanza: 9 km
Grado di difficoltà: E

Il Monte Caina è frequentatissimo perché offre un panorama tra i più belli di tutte le Prealpi Venete. Tra i vari percorsi per raggiungerlo vi è il sentiero n.760 che, dall’abitato di Caluga, sale alla cima passando per la Bocchetta Campesana. Il ritorno viene svolto scendendo ad est, unendo un tratto dell’Alta Via del Tabacco.

L’ITINERARIO
Dalla panoramica frazione di Caluga (375 m), nei pressi di Valrovina, saliamo fino al serbatoio dell’acquedotto dove deviamo a sinistra seguendo il segnavia n.760. Dopo la prima breve salita proseguiamo su una bella mulattiera lastricata che taglia in diagonale il costone sud-occidentale del Monte Campesana. A quota 750 m, dopo un tornante, effettuiamo una svolta ad est e, passando accanto ad un rudere dell’Ottocento con la bella ghiacciaia dei Bora, raggiungiamo la Bocchetta Campesana (775 m). Qui prendiamo il sentiero n.762 che, in circa mezz’ora, conduce alla cima del Monte Caina (1002 m), dove svetta la statua della Madonna di Fatima. Il panorama si apre verso la Valle del Brenta, il Massiccio del Grappa, gli abitati di Solagna, Pove e Bassano. Ripercorriamo un tratto del sentiero e, ad un bivio, deviamo a sinistra seguendo il sentiero n.763, che ci permette di scendere lungo il ripido versante orientale, incontrando una cengia e alcuni resti della Grande Guerra. A quota 652 m incontriamo l’Alta Via del Tabacco che seguiamo in direzione sud percorrendo lunghi tratti rettilinei quasi pianeggianti, fino a tornare a Caluga, dove termina il nostro giro.

Traccia GPS nel canale Wikiloc: https://it.wikiloc.com/percorsi-escursionismo/anello-dei-monti-campesana-e-caina-204331223

DA SAPERE
Nell’ultimo tratto dell’Alta Via del Tabacco, si incontra, sulla destra, il capitello del Beato Lorenzino Sossio. Nell'aprile del 1485, nei boschi di Valrovina, fu ritrovato il corpo di un bambino di cinque anni, poi identificato come Lorenzino Sossio. La tradizione popolare attribuì la sua morte a un presunto omicidio rituale, che portò all'espulsione degli ebrei dal territorio vicentino nel 1486. Il culto di Lorenzino si diffuse rapidamente e ancora oggi è ricordato con devozione nella zona. La festa liturgica del Beato Lorenzino si celebrava il 15 aprile nelle diocesi di Padova e Vicenza. A Marostica, era fissata nella seconda domenica dopo Pasqua. Tuttavia, dopo il Concilio Vaticano II, il culto liturgico ufficiale è stato abbandonato, ma continua a essere celebrato con solennità.