Arrivederci Coi de Pèra!
ARRIVEDERCI, COI DE PÈRA!
Concludo il mio viaggio tra i sentieri di Ponte nelle Alpi con un po' di nostalgia. Ho incontrato persone davvero speciali, che si sono offerte fin dai primi momenti ad aprirmi le porte, fornendomi informazioni, curiosità e tanti libri! Sono passato dai murales di Quantin alle pietre di Losego, dalle acque magiche della Vena d’Oro, alle colline moreniche attorno a Cugnan. Anche se so che mi perdo per strada qualche persona importante, ringrazio il sindaco Elena Levorato e l’assessore Francesca Bortoluzzi per avermi accolto fin da subito nelle sale del municipio, dove mi hanno ascoltato e assecondato. Poi i capifrazione dei vari borghi senza i quali i sentieri non esisterebbero, la maestra Leandra Viel, instancabile narratrice di storia locale, la sua collega maestra Iris Bernard, che tra le bellezze della sua casa mi ha fatto conoscere pure la bella gatta super attempata Ciusmi (un nome, un programma!), Valeria Prest con la storia degli scalpellini ma anche con le origini della sua famiglia, tutti impegnati ad estrarre la preziosa pietra grigia (e ho pure scoperto chi era quel “sior da Losech”, finalmente!), Renzo Viel che mi ha condotto nella Bus de Barba Checo, raccontato da Olindo, memoria storica della latteria turnaria di Quantin, poi Mario D’Incà che mi ha portato con la mente ai fasti del passato della Vena d’Oro, Augusto Modolo con il quale ho ripassato la storia della Casamatta che già avevo studiato nel 2013 con il mio secondo libro, Paolo De Vettor, instancabile camminatore tra i monti (anche se per lui il Dolada rimane la montagna del cuore!) e infine Andrea Cecchella che mi accompagna da tanti anni nelle mie ricerche tra i monti. Insomma, una bella esperienza davvero, tra i Coi de Pèra. I miei ultimi appunti di questo incredibile viaggio, dal Gazzettino di oggi, edizione di Belluno.
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