Da Romano al Sass del S'gir
Tempo di percorrenza: 5h 30’
Aumento di quota D+: 931
Distanza: 15,6 km
Grado di difficoltà: E
La Valle di Santa Felicita è già di per sé un luogo intriso di storia e leggende. Se ci si aggiunge l’iscrizione incisa sulla roccia del Sass del S’gir, allora il cammino diventa più di un’escursione, un viaggio nel mistero nel cuore del Monte Grappa. Il percorso comprende tratti degli itinerari n.12, n.15 e n.16 del libro Riscoprire il Monte Grappa.
L’ITINERARIO
Si parte a nord di Romano d’Ezzelino, dal sacello della Madonna del Buon Consiglio, all’imbocco della Valle di Santa Felicita. Si attraversa una pineta e si devia a sinistra sul sentiero del Cavallo n.952. La salita a tornanti regala ampie vedute sulla valle fino a incrociare la Strada Cadorna (SP148) nei pressi della galleria del Col Cavraro. Da qui si prosegue verso il Pian dei Noselari (861 m), quindi sul sentiero n.950 fino a Campo Solagna (1017 m). Poco più a sud inizia il sentiero n.954 “Della Sara”, che conduce al Colle Averto (1095 m) e al Col Campeggia (1114 m). Qui si scende presso una pozza di abbeveraggio e si segue l’anello delle trincee, con gallerie e fortificazioni risalenti al 1918. Attraversato un tratto di bosco, si raggiunge la Val del Campo e la strada per Campo Croce. Al tornante prima di Cason Pianaro si prosegue sul segnavia n.960 verso Ponte San Lorenzo: poco oltre, appare il Sass del S’gir con alcune postazioni della Grande Guerra e la misteriosa iscrizione sulla roccia che ancora interroga gli studiosi. Dal tornante si risale fino a incrociare il sentiero n.970, che scende al Cason Pianaro in località Oret e alla Madonnina immersa in un bel faggeto. Tramite il segnavia n.180 si rientra in Valle di Santa Felicita, attraversando l’avventuroso canalone dello Scalon e la sorgente Sassetti. Giunti al fondovalle, la palestra di roccia segna l’ultima tappa prima del ritorno al punto di partenza.
Traccia GPS: https://it.wikiloc.com/wikiloc/user.do?id=5704141
Da sapere
L’iscrizione che incontriamo sul Sass del S’gir è stata individuata da un team di ricercatori di epigrafi della Grande Guerra: Alberto Burbello, Francesco Puppo e Roberto Zatta. Dopo la pulizia dal muschio è emersa un’incisione del 1808 in numeri romani con la scritta: MDCCCVIII – SASSO DEL GIRO – COSTANZELLA/ASOLONE con una croce greca e una V rovesciata nella parte inferiore. Il masso è tuttora chiamato Sass del S’gir, mentre Costanzella e Asolone indicano località più a monte. Secondo lo storico Farronato, già nei secoli passati questo sasso era un punto di riferimento per la risalita della Valle di Santa Felicita, a conferma dell’esistenza di un antico collegamento tra il versante bassanese e quello feltrino del Grappa. Il Sass del S’gir ha ispirato anche lo scrittore Popi Frison che lo ha scelto come tema per un suo libro. Un luogo davvero carico di significati.
