Il Col de Rai, quanto uno scherzo diventa toponimo
Lo avevo scritto sul Gazzettino il 15 gennaio 2022, ma oggi mi sembra giusto riprendere questa storia, soprattutto ora che anche OpenStreet Maps l’ha recepita seriamente (se così si può dire). Tutto è nato da un’idea dell’amico Maurizio Bozzolo che, per scherzo, ha battezzato una piccola cima del Monte Altare di Vittorio Veneto priva di nome, posizionando il cartello che vedete in foto: il Col de Rai. In molti si erano chiesti l’origine di quel termine: c’è chi aveva ipotizzato una storpiatura di “Piai”, una località vicina, e chi lo aveva collegato all’omonima località nei pressi di San Polo di Piave.
Ma la vera risposta arrivò proprio da Bozzolo: «Sul cucuzzolo che guarda l’autostrada erano presenti da decenni alcune vecchie antenne TV, ormai in disuso, installate per permettere alle famiglie delle case Posoccon di ricevere il segnale. Quando ho deciso di smantellarle, al loro posto ho issato un palo di betulla con il tricolore. E così, per scherzo, l’ho battezzato Col de Rai, in onore della nostra emittente nazionale».
Ed è così che, da un gesto ironico, è nato un toponimo che oggi si legge addirittura su Google Maps e OpenStreet Maps (ho riportato alcuni screen). Non è la prima volta, i toponimi a volte nascono da storpiature, curiosi aneddoti o addirittura da modifiche che portano a spostare intere vette. È successo, ad esempio, con il Col Formiga, che per lungo tempo è stato posizionato “un po' troppo a destra” sotto Cima Grappa. E non dimentichiamo il caso, ancora in evoluzione, del Torresel di Tovena, che ho già avuto modo di approfondire poche settimane fa.
Ma non finisce qui: il Monte Baldo, sempre a Vittorio Veneto, per errore ha mandato in pensione sulle mappe il termine corretto Pedof, oppure il Pian della Battaglia in zona Mel, in realtà è Pian de Battaia, dal soprannome dei vecchi proprietari, o ancora il più famoso caso del Visentin, che deriva da una lunga evoluzione: nasce dall’antico Celentum o Colle Celentinum, poi trasformato in Col Sentìn, Col Santìn, Col Centin, Col Vicentin, e infine in Col Visentin.
Ma il Col de Rai rimane certamente sul podio delle burle toponomastiche delle nostre Prealpi. E voi, conoscete altri toponimi nati da errori o…scherzetti?