Le Rive di San Pietro a Tarzo
Tempo di percorrenza: 2h 30’
Aumento di quota D+: 331 m
Distanza: 7,9 km
Grado di difficoltà: E
Il Cammino Unesco delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene si rivela una fonte inesauribile di opportunità: da esso si diramano innumerevoli percorsi secondari, come questo anello che esplora le Rive di San Pietro a Tarzo. Come già visto nella precedente proposta San Gallo – Collagù, è adatto a tutti essendo di difficoltà elementare.
L’ITINERARIO
Da piazza IV Novembre a Tarzo si segue il sentiero 1051 che parte dal bosco comunale e si dirige verso le Rive di San Pietro (stiamo percorrendo, in senso inverso, il Cammino delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene). In breve, si giunge prima a Reseretta, caratterizzata dalla presenza di tipiche case e una vecchia fontana e successivamente ad Arfanta che visiteremo effettuando una breve deviazione verso l’antica chiesa. L’edificio, intitolato a San Bartolomeo, conserva al suo interno pregevoli opere artistiche, tra cui un dipinto di Francesco da Milano del 1522. Superata la costa settentrionale, si scende a Resera dove spicca nella piazzetta l’antica chiesetta di Sant’Andrea che però tradizionalmente viene attribuita a San Rocco come testimonia il mosaico sulla parete esterna. Dopo essere rientrati nuovamente a Reseretta tramite la vecchia comunale, si torna a Tarzo seguendo una scorciatoia finale che porta alla Riva del Mus.
Dal libro “Alla scoperta delle Colline di Conegliano e Valdobbiadene”, itinerario n.22
Traccia GPS nel canale Wikiloc: https://it.wikiloc.com/percorsi-escursionismo/le-rive-di-san-pietro-a-tarzo-197652497
DA SAPERE
Lungo le Rive è consigliabile una piccola deviazione a sinistra per visitare la splendida chiesetta di San Pietro. Posta in posizione panoramica su di un colle, ha origini antiche (attestata nel 1377 come cappella castrense) e ha subito diverse trasformazioni nel corso dei secoli. Restaurata dagli Alpini nel 1969 e nel 1986, oggi è un luogo simbolico per loro. Al suo interno si trovano opere di pregio, tra cui dipinti di Antonio Bernardi e affreschi settecenteschi. La preziosa pala di Egidio Dall’Oglio è stata trasferita nella chiesa parrocchiale di Tarzo.