La dura montagna di Tassei: che spettacolo

Bisogna parlare piano, dicono i pochi residenti di Tassei, splendido paesino bellunese, incastonato nell’alta Val Tibolla. Perché lassù c’è un anfiteatro naturale che amplifica la voce al punto da far sentire anche un bisbiglio dall’altro versante. L’ho provato ieri, mentre Sandro De Barba mi guidava da casa sua (e non serviva il telefono) sulla storica “Troìta” (si chiama proprio così), la scorciatoia che taglia i tornanti verso Ciroc. Da lì, un allungo sul ripido sentiero porta alla bella “vena Sot al Sass”, che dà acqua a tutte le case del fondovalle. Poi si sale sotto i “Crep di Tera Bela” fino a incrociare il Troi dei For, dove ho seguito il sentiero di Gimmy Dal Farra. Con qualche passaggio impegnativo mi ha condotto alla Casera Val Piana, da cui appare imponente il Col Visentin occidentale. Una traccia conosciuta solo dai locali mi ha poi guidato giù fino alla chiesetta di Santa Libera, che a guardarla è un incanto. Infine, la discesa verso Tassei, una manciata di case in pietra e tanta storia da raccontare. Ve ne parlerò più avanti, nel progetto sentieri delle Prealpi Bellunesi.
Tempo di percorrenza: 3 h 30’ – aumento di quota D+: 668 m – distanza: 9,5 km – grado di difficoltà: EE