San Mamante di Piadera

Tempo di percorrenza: 1h 30’ (sola andata)
Aumento di quota D+: 290 m
Distanza: 3,5 km (sola andata)
Grado di difficoltà: E

Siamo nella culla interposta tra le splendide coste di Serravalle e di Fregona. In questi dolci pendii morenici, originati da un ramo dell’antico ghiacciaio che scendeva attraverso la stretta di Serravalle, vi sono antichi borghi e alcune chiesette campestri che celano antiche tradizioni religiose, come quella di San Mamante, posta nel bosco e, a dir il vero, un po' dimenticata. Andiamo a visitarla tramite un vecchio sentiero che sale al margine di borgo Rindola e Piadera.

L’ITINERARIO
Partiamo dalla Pieve di Sant'Andrea di Bigonzo, la più antica di Vittorio Veneto, e camminiamo in senso inverso sull’anello delle Coste di Serravalle e di Fregona, percorrendo nell’ordine via Callalta e via Rindola Bassa fino ad arrivare all’oratorio della Madonna della Tosse, così chiamato perché qui le mamme invocavano la Vergine per curare la pertosse dei figli, la “tós pagana” nella parlata locale. Proseguiamo su strada sterrata in direzione della Costa di Fregona e, dopo una leggera salita, lasciamo il sentiero principale per deviare a sinistra verso Case Meril, restando sotto il crinale della costa. Sulla sinistra si aprono bei panorami su Serravalle e sul borghetto di Rindola. Più in alto attraversiamo i vigneti di Piadera e, a un incrocio, ci dirigiamo verso l’osservatorio astronomico. Poco dopo il ristorante Dal Selvaggio, deviamo a sinistra lungo una stradina sterrata che costeggia un’abitazione. Ad una curva entriamo in un prato, al termine del quale si trova la chiesetta campestre di San Mamante.

Traccia GPS nel canale Wikiloc: https://it.wikiloc.com/percorsi-escursionismo/san-mamante-di-piadera-206636725

DA SAPERE
San Mamante, detto anche San Maman e Santa Mama, è stato un giovane martire del III secolo, venerato in molte aree rurali come protettore delle balie e degli animali. Secondo la leggenda, sfamò un neonato abbandonato grazie a un miracolo che gli permise di allattarlo. Il suo culto si è diffuso lungo tutta la linea della Piave, dalle Prealpi Bellunesi fino al Montello, dove il 17 agosto si celebra ancora una sagra in suo onore. Un’altra chiesa a lui dedicata si trova a Castion, ai piedi del Nevegal. Da notare che nelle grave di Ciano e Moriago i fiori di Stipa pennata, tipici dei prati aridi, sono chiamati localmente “mamai”, termine che deriva da “mamani”, cioè “fiori di Santa Mama” o “San Maman”.