Un giorno a Cassanego: filastrocche e personaggi

Quando sono arrivato a Cassanego, un paio d’anni fa, ho pensato: questo è un borgo speciale. Ci sono tornato qualche settimana fa con Tarcisio Ziliotto e ho scoperto una curiosa vicenda legata al sarcofago romano di Caio Vettonio, oggi custodito nella Pieve di Santa Eulalia.
In passato il sarcofago era rimasto sempre a Cassanego, dove veniva usato come mangiatoia per i maiali. Solo più tardi ci si rese conto che si trattava di qualcosa di straordinario. Immaginate Maria "dee luie" come ci è rimasta male…
Poi ho conosciuto Bepo Ross, che tutti conoscono per la sua energia e la sua folta barba e i due fratelli Luciano e Maria Ziliotto, del Rifugio Cassanego. Sono stati loro a sussurrarmi una filastrocca che ho fatto appena in tempo a trascrivere:

Cassanego, Cassanego, popolo zucon,
se te vol sentir la parola de Dio,
vien scoltar nel bus del cocon.

A Cassanego ci sono ancora le stalle dove si produce il morlacco e il bastardo del Grappa, in pieno centro al paese. E poi c’è Graziella, che di cognome fa Cassanego, vive a Cassanego, in via Cassanego. Giusto un filo attaccata al suo borgo, no?
Dal Gazzettino di oggi, la mia giornata trascorsa con quella bella gente.