Fais dice addio a Toni Mutela
Se n’è andato Antonio Segat, per tutti Toni Mutela. Nato a Collón il 15 gennaio 1932, era uno degli ultimi testimoni della vita contadina di Faìs. Mi fu di grande aiuto mentre scrivevo il libro “Visentin Selvaggio”, conosceva a menadito toponimi, storie di famiglie e sentieri di quella montagna. Era figlio di Clemente, dal cui nome nacque il soprannome “Mente” e apparteneva al ramo dei Mutéla, uno dei tanti dei Segat di Faìs. Da giovane, dopo anni di povertà, emigrò con la moglie Angiolina e i figli in Piemonte per lavorare come muratore, ma nel 1960 decise di tornare alle sue montagne. La terra e le radici lo richiamarono sempre. L’ultima volta che l’ho visto è stato il giorno della festa della Madonna del Landro del Collón, alla decima edizione. Gli portai il santino, che aggiunse alla sua collezione di tutti gli anni precedenti. Lo teneva con orgoglio, come un simbolo della sua fede e della sua appartenenza a quei luoghi. Con Toni Mutela se ne va un pezzo di storia di Faìs e del Col Visentin. Ora raggiungerà in cielo la sua amata Angiolina, compagna di una vita vissuta tra montagna e dignità.
