Oggi si ricorda Padre Kolbe, martire di Auschwitz

Oggi, 14 agosto, ricorre la memoria liturgica di San Massimiliano Maria Kolbe, il frate francescano polacco che durante la Seconda guerra mondiale offrì la propria vita al posto di un padre di famiglia condannato a morire nel lager di Auschwitz. Ma dove incontriamo Padre Kolbe nelle nostre montagne? Chi ha percorso il Trodo degli Oratori a San Pietro di Barbozza (itinerario n.05 di “Alla scoperta delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene”), sa che al Santuario dell’Immacolata di Lourdes ci si imbatte nella sua statua in bronzo, un volto accogliente, le mani che stringono un libro e alle spalle la ricostruzione dei fili spinati del campo di concentramento, luogo del suo martirio. Padre Kolbe nacque in Polonia nel 1894 e fu proclamato santo nel 1982 da Giovanni Paolo II. È conosciuto come “martire dell’amore” ed è anche patrono dei radioamatori, attività che svolse per annunciare il Vangelo nel convento di Niepokalanów, vicino a Varsavia, con il codice identificativo SP3RN. Fu arrestato nel 1941 per aver dato rifugio a profughi ebrei e per le sue pubblicazioni contro il regime nazista, prima di essere deportato ad Auschwitz con matricola 16670. Padre Kolbe è venerato soprattutto nel convento di Niepokalanów e nella cella del blocco 11 di Auschwitz, ma anche le nostre Colline Unesco custodiscono un segno in suo onore.