Quel pennacchio fucsia
Sui prati delle Prealpi, in questi giorni, si fa notare il pennacchio fucsia del cardo lanoso, Cirsium eriophorum. Un fiore dalle forme imponenti che risveglia ricordi del passato, quando nelle malghe era un piccolo tesoro per la gente di montagna. Un tempo, infatti, i giovani fusti venivano raccolti, pelati e gustati crudi, insieme alle foglie e ai ricettacoli ancora chiusi, dal sapore dolce e delicato. Fa parte della grande famiglia dei cardi, che comprende anche varietà utilizzate come caglio vegetale, ingrediente utilizzato per alcuni formaggi tradizionali. Alcune specie affini del genere Cirsium, pur non essendo direttamente officinali, sono considerate tradizionalmente utili come diuretici, antinfiammatori e per favorire la salute del fegato. Insomma, una pianta tutt’altro che banale, bellissima da vedere… ma occhio alle spine!
