Parola d'ordine: pendenza

A Scalon basta alzare il naso all’insù per capire che qui c’è da spingere sulle gambe per salire agli Staoli. E molto. Pare incredibile che siano riusciti a edificare quelle casere così belle e panoramiche lassù, eppure è così. Scalon è un minuscolo borgo di cinquanta anime, inserito in un anfiteatro chiuso a nord dalla Costa Miliana, a sud dalla Cengia dell’Oro. Nel Canal del Piave è quindi defilato dalle altre frazioni, così come i collegamenti erano isolati, da quel roccione che oggi percorriamo in galleria poco più a valle. Su quel promontorio passavano i contrabbandieri, con l’intento di evitare il dazio imposto dalla fortezza di Castelnuovo. E ci passavano mica tanto facilmente, perché vi era una cengia particolarmente esposta e pericolosa. Si doveva scavalcarla, da qui si dice esser nato il toponimo Scalon. Il percorso, che farà parte dei 50 itinerari dei Sentieri delle Prealpi Bellunesi, sale anche a Malga Miliana, dove si ammira il Tomatico e il Canal del Piave. E poi si sfiorano i sentieri di Segusino al Col da Fì e al Vallina, prima di scendere alle Casere Prà e Vas dove si conclude il giro. Un’esperienza emozionante ma davvero impegnativa. Affrontatelo se avete allenamento. Tempo di percorrenza: 4 h 30’, aumento di quota D+: 833 m, distanza: 11,7 km, grado di difficoltà: E